Scacchi a scuola

Chess

Venerdì 19 maggio, presso la Scuola Primaria di Vigasio si è svolto il Primo torneo di scacchi di plesso, conclusivo del progetto “Scacchi a scuola” che ha coinvolto tutte le classi terze e la classe 4C. Il progetto fortemente voluto dalle docenti è stato realizzato grazie al sostegno e al contributo dei genitori, che ringraziamo per la fiducia accordataci.

Gli alunni delle classi coinvolte si sono sfidati mettendo in pratica gli insegnamenti appresi in questo percorso. Hanno disputato cinque partite alla presenza di arbitri qualificati e delle loro insegnanti alla fine delle quali è stata stilata la classifica finale.  Gli alunni hanno dimostrato grande maturità riuscendo a sostenere emotivamente 4 ore di gioco e hanno dato prova di come le regole del fairplay siano fondamentali affinché il divertimento sia alla base di ogni sfida. Abbiamo avuto modo di assistere a dei bellissimi gesti di fair play, dal suggerimento della mossa corretta all’avversario o permettendo la correzione della mossa finita.  Al termine si sono svolte le premiazioni in un clima di festa con la consegna della coppa, delle medaglie e degli attestati di partecipazione per tutti. Come insegnanti, educatori ed istruttori siamo orgogliosi dei nostri ragazzi e per noi hanno vinto tutti in egual modo. Ringraziamo l’Associazione Dilettantistica scacchi della Valpolicella, nelle persone di Alessandro Gatta (responsabile e organizzatore) e di Gianfranco Ambrosi (istruttore), per la bellissima esperienza vissuta.

Perché gli scacchi a scuola?

Il progetto ha una valenza didattico -educativa e una ludico-sportiva: esso è strettamente intrecciato a molte discipline scolastiche, quali la matematica e la geometria, mentre la motivazione ludica insita nel gioco degli scacchi è propedeutica al successo formativo: pazienza, attenzione, riflessione, capacità organizzative, il “mettersi in gioco” conducono ad una piena consapevolezza delle proprie capacità. La strategia, sistema aperto per la risoluzione dei problemi, richiede un ragionamento divergente, nonché capacità organizzative. Con la Direttiva 50/2011, il Parlamento Europeo ha detto sì agli scacchi nelle scuole, in quanto considerati un gioco accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, capace di contribuire alla coesione e all’ integrazione attraverso il rispetto delle regole, l’accrescimento della correttezza, il rispetto dell’avversario, l’accettazione della sconfitta e l’adattamento alla realtà.

 

 

 

Quando si cimentano in una partita a scacchi, i bambini assumono il ruolo di simulatori di situazioni, di costruttori di strategie, di valutatori di rischi e benefici: gli scacchi diventano una palestra cognitiva, un vero e proprio esercizio di competenza. L’apprendimento del gioco degli scacchi rappresenta, infatti, “un mezzo per facilitare la maturazione dello studente e per accelerare la crescita delle facoltà logiche, divertendolo nello stesso tempo”. Il gioco degli scacchi ha una valenza formativa in quanto aiuta gli alunni nella costruzione di mentalità aperte e dinamiche, sviluppa le capacità legate al capire le situazioni, al prendere decisioni e al prevedere il corso degli eventi, contribuisce a sviluppare le capacità di osservazione, strategia,  autovalutazione, gestione della competizione, del conflitto e dell’accettazione dell’errore.

Scacchi a scuola
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